emmatwo
Bonjour, je suis en terminale et je passe très prochainement mon oral d'italien, je dois rédiger 4 notions et voici ma première notion : espaces et échanges, j'aimerais savoir s'il n'y a pas trop de fautes et si mon résonnement est cohérent, donc merci par avance de votre aide ^^
Spazi e scambi :
Le presento la nozione spazi e scambi che abbiamo studiato quest’anno. La nozione spazi e scambi ragruppa tutti tipi di scambi tra i paesi ma anche gli scambi nazionali, cioè gli scambli commerciali, di persone, di idee, di cultura, ecc. La parola spazi fa rifferimento ai paesi e tutti luoghi che ci sono. Possiamo dire che questa nozione ha per obiettivo di mostrare e di trattare della globalizazione. Possiamo domandarnoi : Come gli scambi si sono sviluppati tra i paesi negli ultimi anni ?
All'inizio del XX secolo, gli scambi internazionali erano poco sviluppati, soprattutto perché le condizioni di trasporto non erano molto buone: viaggi lunghi e scomodi. Lo vediamo nella foto dei migranti italiani arrivati a Ellis Island, sembrano stanchi e deboli, vediamo anche questi stessi tratti nei migranti del film Golden Door. Quindi le condizioni di viaggio del epoca mostrano perchè i viaggi erano rari. I viaggi erano fatti per necessità, ad esempio, nel caso dei migranti, volevano avere un futuro migliore in un altro paese.
Tuttavia, con le guerre, gli scambi tra i paesi si sono molto sviluppati in particolare con la creazione di alleanze tra paesi (scambi di idee e pensieri), o con l’accoglienza di molti emigranti politici (scambi di persone). Abbiamo studiato questo punto con il caso della scienziata Rita Levi Montalcini, che fu esiliata in Belgio durante la seconda guerra mondiale e che poi lavorò per diversi paesi e così condivise le sue conoscenze con questi paesi. Quindi con le guerre c'è stata un'intensificazione degli scambi internazionali, con scambi tra paesi per trasmettere idee o progressi scientifici. C'erano anche molti rifugiati politici, ad esempio durante la seconda guerra mondiale la popolazione ebraica esiliata dai paesi dell'Asse.
Con la seconda guerra mondiale, gli scambi internazionali si sono evoluti considerevolmente e hanno portato a dei raggruppamenti di paesi come l'Unione europea. Con queste alleanze gli scambi tra paesi sono diventati più facili e questo è ciò che rende oggi possibile muoversi in paesi diversi senza difficoltà e che consente di mantenere relazioni con persone geograficamente molto lontane.
Inoltre, lo sviluppo di Internet ha permesso di avere un nuovo mezzo di comunicazione internazionale: i reti sociali. Sono sempre più presenti nelle nostre vite e sono il mezzo di comunicazione più utilizzato per lo scambio con le persone, consentono di condividere informazioni, trovare persone e rimanere in contatto con loro. Ad esempio, è attraverso i reti sociali che comunichiamo con i nostri corrispondenti a Milano.
Per concludere, possiamo dire che gli scambi internazionali si sono molto sviluppati negli ultimi anni grazie a delle organizzazioni come l'Unione europea e Internet con i reti sociali. Questi scambi ci permettono di migliorare i rapporti tra i paesi, di comunicare, di essere più aperti e di viaggiare facilmente.
sarahwtz
Bonjour,
j'ai à faire pour lundi une synthèse sur la notion Espace et Echange en Italien. Je l'ai rédigée à l'aide de mon cour et de mes recherches personnelles. Je souhaiterai savoir si la syntaxe est correct et si mon devoir est cohérent dans l'ensemble. Je ne demande pas une correction complète, je vous remercie par avance.
Introduction
La cucina è un luogo di scambio internazionale. In questo nozione, studiamo la cucina italiana, il cibo e la gastronomia. La cucina italiana è un riflesso della cultura e un vettore di dialogo.
Possiamo capire la cultura di un paese attraverso la cucina?
Vedremo in una prima parte che la cucina italiana è una cucina di gusto, tradizione e varietà. In una seconda parte, ci chiediamo come l'Italia stia resistendo alle nuove tendenze culinarie. Infine, vedremo che il cibo è cultura anche al cinema
I. La cucina italiana : gusto, tradizione e varietà.
a) La dieta mediterranea e le specialità.
Intendiamo spesso l’esspressione “Made in Italy”, e un sinonimo di qualità per la cucina ma anche per l’artigianato.
Il gusto è caratterizzo come naturale e autentico perchè i prodotti sono sani, freschi, vari e buoni per la salute.
Secondo un articolo di giugno 2018: un ricercatore, Ancel Keys, ha inventato l’esspressione “Dieta mediterranea” perchè ha osservato che nei paesi che si affaciano sul mar Mediterraneo, le persone hanno una buona salute.
In Italia vediamo chè le persone hanno una grande speranza di vita, non hanno molti disturbi e la percentuale di obesità è minore.
L’Italia detiene il record mondiale per varietà e ampiezza del patrimonio agroalimentare.
Abbiamo visto in un articolo di "Mangio bene, Vivo bene" chè ogni regione ha le sue proprie specialità: in Campania ci sono 515 tipicità come le pizze o la mozzarella.
Nel Lazio c’è “Cacio e Pepe” delle paste ha base di formaggio e di pepe o ancora la famosa bistecca alla fiorentina in Toscana tra 461 specialità.
Esistono 5047 tipicità in Italia immutate da 25 anni grazie all’impegno degli agricoltori, allevatori e produttori italiani.
Da molto tempo, difendono la biodiversità e le tradizione italiane.
b) La cucina italiana: un’arte.
Un piatto fa parte dell’identità culturale di un paese.
Puo dividerle con tutti gli altri paesi.
La cucina permette di conoscere meglio il carattere di ciascuno e il loro approccio al cibo.
Ne più di essere un luogo di scambio e un bisogno vitale, la cucina è diventata un’arte. Come lo dice Fabio Quadrelli nell'articolo "Il linguaggio del Cibo": l’uomo ha inventato strumenti da cucina per trasformare gli elementi naturali secondo il suo gusto, le sue invidie e la sua cultura.
In Italia la cucina è un orgoglio nazionale riconoscuita in tutto il mondo.
II. Come l’Italia resiste alle nuove tendenze culiniarie ?
a) Slow Food.
Quest’associazione è un buon esempio di lotta contro le nuove tendenze culinarie. Creata nel 1986 da Carlo Petrini, questo movimento lotta contro la produttività industriale e i fast food. Nella sua intervista Carlo Petrini preciso chè questo movimento è osservato in 150 paesi.
Vuole sensibilizzare sull’ecogastronomia, la protezione ambientale e la biodiversità. Lotta anche contro lo spreco e promouve il rispetto dei ritmi naturali.
Il logo, la chiocciola lo rappresenta. Lo slogan di Carlo Petrini: “Buono, pulito e giusto”, rappresenta bene l’obbietivo di quest’associazione.
b) Preservare i centri storici.
Inoltre, abbiamo visto in un articolo de Antonio Pilato che il sindaco di Firenze ha emanato un’ordinanza contro i fast food. Vuole laciare spazio ai ristoranti tradizionali nel centro storico. Ordina ai rostoranti e ai supermercati di servire e di vendere il 70% dei prodotti locali. Osserviamo la stessa cosa a Napoli. I due sindaci vogliono affrontare la cris atuale e proteggere la loro cucina regionale, dunque tentano di favorire le tradizioni locali nei centri storici.
III. Il cibo e cultura anche al cinema.
a) Rappresentare l’identità dei paesi
Nel cinema, la cucina permette di scoprire la storia dell’Italia. Per esempio tra il 1920 e il 1939 abbiamo rappresentato le tradizioni contadine con i suoi riti e alimenti. Nel film La Grande Guerra di 1960, Mario Moncelli mostra il rapporto tra gli italiani e il cibo.
Abbiamo visto il film Benvenuti al Sud di Luca Miniero nel 2010, ad un certo punto li vediamo al ristorante e possiamo vedere chè la tavola è piena di specialità. Presentono a Alberto gli tipicità dalla regione come: i fusilli al ragù, le fichi bianchi del cilento insegnandogli l'accento regionale. Come l’abbiamo visto nella primera parte, ogni spécialità hanno le sue spécialità.
b) Il Neorealismo.
Dal 1945, il neorealismo appare. Mostra la realità, l’assenza di cibo, le borse nere. Nel film di Roberto Rossellini nel 1948, Roma cità aperta gli attori non sono professionisti, c’è la rappresentazione dei problemi socialli e la disoccupazione dopo 20 anni di fascismo.
Un'altra buona rappresentazione del rapporto tra disoccupazione e cibo è la scena della trattoria del film "Ladri di biciclette" di Vottorio De Sica nel 1948. È una scena emblematicà perchè evoca i situazioni del quotidiano, e le difficoltà delle classi popolari.
Di fatti, il padre chè non ha soldi deciso di andare ,per fargli piacere suo figlio, Bruno, in una trattoria. Comandano due mozzarele in carrozza e una bottiglia di vino. Quando mangiano, il figlio osserva la tavola vicina, c’è una familla all'apparenza ricca che ha l’abitudine di mangiare al ristorante.
Vediamo che non hanno lo stesso rapporto con il cibo, Bruno e suo papà mangiano e parlano mentre il bambino segue il modelo educativo della famiglia, non si scambia con la sua famiglia e ha un atteggiamento altezzoso.
Osserviamo anche chè Bruno non sape mangiare con i coperti, ma tenta di fare come il suo coetano. Bruno e suo padre mangiano come piatto principale quello che i vicini mangiano come antipasto e Bruno si rende conto della situazione difficile nella quale vivono.
Questa scena è una rappresentazione perfetta di diverse classi sociali attraverso il cibo.
Conclusion
Abbiamo visto che la cucina italiana è riconosciuta nel todo il mondo e che l’Italia è capace di resiste alle nuove tendenze culinarie. Abbiamo visto anche che nei film la cucina tiene una piaza importanta perchè riflette le culture e le carattere dei popolazioni. Si possa concludere che la cucina di un pease permette di capire la sua cultura e d’osservare i differente classi sociali.
Merci d'avoir lu, excusez moi pour la longueur.... :/ :rolleyes:
Sarah